L’epidemia miopica: la nuova ondata che colpisce i nostri figli
Dott. Sergio M. Solarino

Dott. Sergio M. Solarino
Medico Oculista e Chirurgo
Direttore Sanitario
L’epidemia miopica: la nuova ondata che colpisce i nostri figli
La miopia è oggi il più comune difetto refrattivo nel mondo, bastano poche diottrie per classificarla come una cecità funzionale. Infatti con una miopia di −1,50 D, chi ne è affetto vede circa 4/10 senza la correzione, ma già con una miopia di −4,00 D la visione senza lenti sarà così sfocata, da non distinguere neanche 1/10! Si parla di chi non corregge il difetto con le lenti, ma giustamente la comunità scientifica è in grande subbuglio perché tutte le recenti ricerche e statistiche indicano la miopia, in forte aumento in tutto il mondo.
Nel 2010 i miopi nel mondo erano il 27%, ma le previsioni ci dicono che raggiungeranno il 52% entro il 2050, un aumento di 2,6 volte. È da piccoli che si creano i maggiori peggioramenti e in alcuni studi sulla popolazione scolastica infantile si è riscontrata la miopia nel 4,1% degli scolari.

Ma a cosa è dovuta la miopia?
Oggi sappiamo che deriva sia da aspetti genetici che ambientali. È dimostrato che la crescita oculare può essere ampiamente influenzata da meccanismi oculari locali, come messa a fuoco e sfocatura. Altrettanto rilevante è la continua applicazione a breve distanza (cellulare, tablet, videogiochi etc). Anche le conseguenze sull’aspetto socio economico sono altrettanto preoccupanti se si pensa che l’aumento dei miopi non corretti si può tradurre, secondo alcune stime, in una perdita globale di produttività di oltre 200 miliardi di dollari per anno. Al di là delle paure economiche ci preoccupa l’influenza di questa vera epidemia sulla qualità della vita e sullo sviluppo personale dei nostri figli. Ancora una volta uno studio sugli adolescenti (a Singapore) ha dimostrato che quelli con problemi di vista conseguivano punteggi più bassi. Sappiamo anche che l’aumento della miopia elevata porterà ad un aumento della malattie ad essa correlate ed alla compromissione permanente della vista da miopia patologica (tra cui maculopatia miopica, distacco di retina, neovascolarizzazione coroideale, cataratta e glaucoma), con una maggiore pressione sui servizi oftalmologici. A causa di ciò, è particolarmente importante che si studino metodi per ridurre la progressione della miopia, fra questi si vanno affermando sempre di più, nell’infanzia e adolescenza, i metodi basati sulla sottocorrezione, l’uso di occhiali bifocali o multifocali e di colliri. Fra questi l’uso dell’atropina in collirio, a bassissimo dosaggio, ha dimostrato di avere un effetto clinicamente significativo, infatti blocca alcuni recettori muscarinici che si trovano nel sistema nervoso centrale e nel muscolo ciliare umano, nella retina e nella sclera.
Ci sono ora prove che tramite questo meccanismo l’atropina ha un ruolo indiretto nella regolazione della crescita degli occhi. In uno studio ha riportato che l’instillazione notturna di collirio di atropina è stato efficace nel rallentare del 77% la progressione della miopia bassa e moderata rispetto ai controlli non trattati con atropina. Riguardo al dosaggio, l’uso di atropina 0,01% ha offerto il rapporto rischio-beneficio più desiderabile, senza effetti collaterali visivi clinicamente significativi osservati con dosi più elevate. Al Centro Vista abbiamo approntato un vero percorso di diagnosi e di monitoraggio nel tempo dei bambini ed adolescenti miopi. Con l’utilizzo di apparecchiature sofisticate ma non invasive, possiamo conoscere e seguire nel tempo l’allungarsi dell’occhio miope (in mm e centesimi di mm) e fare una valutazione seriale e statistica di ciò che accade. Pensiamo che l’allungamento di solo 1 mm equivale ad una miopizzazione di oltre tre diottrie. Siamo in grado di prescrivere un percorso con l’uso di lenti appositamente studiate, anche a contatto (ma assolutamente non di ortocheratologia) e di colliri adatti, che permettano di ridurre grandemente la miopizzazione consecutiva. Abbiamo anche la possibilità di eseguire delle valutazioni della retina periferica, senza dilatazione della pupilla, come le foto e l’OCT su tutto l’ambito retinico, fino all’estrema periferia. Ad ogni controllo verranno valutati gli indici di progressione e stabilita la velocità di peggioramento. In base a questi esami verrà modificata la terapia e la prescrizione delle lenti rallentanti. Diamo ai nostri bimbi e ragazzi la possibilità di non miopizzarsi eccessivamente. Combattiamo l’epidemia miopica.