Tecnologia all’avanguardia al servizio dei pazienti

Dott. Sergio Solarino

Dott. Sergio Solarino

oculista e direttore sanitario del Centro Vista.

Tecnologia all’avanguardia
al servizio dei pazienti

Aggiornamento ed esperienza,
capitoli chiave delle attività e della leadership
maturata dallo staff di Sergio Solarino.
“Ma senza passione non si combina nulla”

Nel 2017 ho tagliato il traguardo dei cinquantamila interventi

Tiene conferenze e opera in mezzo mondo. Coniuga casistica e competenza. Modella, tratta e assiste i pazienti, anche quando le patologie mettono sul chi vive. Segue e applica le innovazioni tecnologiche indispensabili per un’attività di elevato profilo chirurgico e clinico. Ma soprattutto, è innamorato della professione e della disciplina. Un aspetto che, se si tratta della salute altrui, fa un’immensa differenza. “Quando ho iniziato per la cataratta si operava con un tagliente, non esistevano i cristallini artificiali e si usava poco o nulla il microscopio operatorio. Da li ne abbiamo fatta di strada: nel 2017 ho tagliato il traguardo dei cinquantamila interventi. Credo di aver operato sempre con il massimo scrupolo”. Sergio Solarino è alla guida di un centro-clinica leader nel campo dell’oculistica. I numeri sono eloquenti: “Circa diciannovemila pazienti lo scorso anno sono transitati qui da noi. Abbiamo eseguito cinquemila interventi chirurgici, un buon 80 per cento di cataratta, il resto su segmento posteriore, refrattiva e del glaucoma. E sono stati oltre cinquecento le nuove diagnosi ed interventi per la patologia dell’occhio secco”. Lo specialista accelera. E spiega: “La nostra attività è mirata ad avere il massimo dalla tecnologia, coniugata ad aggiornamento e quantità di casi affrontati. L’esperienza in oculistica e in medicina è un fattore molto rilevante. Si può avere il macchinario più evoluto ma se non hai maturato un buon rodaggio, quel macchinario serve a poco”.

“Si lavora con nuove terapie, metodiche che si aggiornano quotidianamente, per una chirurgia dettagliata e minuziosa. I pazienti sanno, si informano, chiedono e noi siamo qui per loro. Due tra le principali cause di, chiamiamolo fastidio, della vista? L’evoluzione e la prosecuzione della terapia del cheratocono e l’occhio secco sono patologie che stanno assumendo dimensioni importanti. Il cheratocono è un male degenerativo che riguarda migliaia di persone e i numeri con le diagnosi più accurate sono in ascesa. L’età dei pazienti è variabile e la patologia fa capo a diagnosi che devono essere precise e rapide”. Scenari che mutano. Richieste che tengono conto anche del disagio, dell’apprensione, e delle paure, dei pazienti. Tutto nella norma quando si vive l’epoca del dottor google, del voler trovare, e applicare, risposte ai propri mali dando retta al mondo del web. “Noi rispondiamo con trattamenti immediati. È possibile trattare anche una parte dei cheratoconi più avanzati. Blocchiamo la patologia, e il quadro non peggiora col passare del tempo. In alcuni casi selezionati possiamo regolarizzare anche il pro lo anteriore della cornea. Sia chiaro, non si tratta di un intervento miracolistico, in medicina non esistono.

Ci sono solo buone diagnosi, conoscenza e competenze acquisite, trattamenti efficaci”. Lo specialista, diretto e trasparente, non tollera sbavature. Una delle ragioni che mettono il Centro Vista di via Peretti in cima all’apprezzamento dei pazienti sardi e d’oltre Tirreno. “Lavoriamo anche sul trattamento delle irregolarità, ovvero su aspetti che risultano migliorativi della patologia e sono applicabili a molti cheratoconi. La regolarizzazione non toglie del tutto l’astigmatismo e la miopia ma dà una migliore qualità della vista e della vita. Un esempio? Si possono tollerare lenti a contatto normali e morbide”. Un universo in divenire. Con risvolti piacevoli per i tanti che fanno i conti con il peggioramento della vista. Sergio Solarino annuisce. Il sorriso dei pazienti, per il professionista e il medico, è il balsamo migliore.

Si va avanti. “Il follow up di questa patologia è molto buono. I colleghi Cosimo Mazzotta e Miguel Rehichi hanno stilato le caratteristiche dell’intervento specifico della regolarizzazione della superficie anteriore. E noi siamo sul pezzo”. Dai cheratoconi all’occhio secco. Il tema è ghiotto. “Abbiamo assistito a una rivoluzione. Prima l’occhio secco veniva diagnosticato in maniera rudimentale e curato solo con le lacrime artificiali. Oggi, ha una routine  diagnostica precisa ed è una patologia ad alta velocità di incremento percentuale che riguarda ampie fasce della popolazione. Si calcola che il 30 per cento dei giovani, intorno ai 15 anni, comincino ad avere questi problemi dovuti anche all’uso smodato di smartphone e videogiochi. La patologia è ubiquitaria. Le persone senza l’occhio protetto da un buon lm lacrimale sono in ascesa. Le contromisure? Valutiamo con una serie di esami di alto pro lo l’intero apparato visivo e non solo. Ad esempio, facciamo l’interferometria e la meibografia ad infrarossi. Insomma, arriviamo a un’idea precisa della situazione e avviamo terapie specifiche, anche farmacologiche. Poi, una volta boni cata l’area, si passa a terapie siche come il laser a luce pulsata e le maschere a diodi da applicare sul viso dei paziente, utili a riattivare le ghiandole lacrimali e di Meibomio”. Sui risultati, ancora una volta, parlano i numeri: “I trattamenti migliorano no al 30 per cento le forme severe. Mentre per le altre si torna a una condizione di quasi normalità”. Si chiude con gli auspici. Sergio Solarino, classe ’58, nato in Trentino ma a Cagliari dall’età di 3 anni, taglia corto. Il primo è collettivo: “Sono conscio di aver cercato di trasmettere ai miei collaboratori quel tipo di interesse e di amore per la specialità, indispensabile per crescere e per una verticalizzazione delle competenze”. Il secondo riguarda il pro lo personale. “Mio padre Antonio, veterinario e primo docente di oculistica comparata alla facoltà di Sassari, ha operato no a 80 anni. Chissà, magari riesco ad imitarlo”.

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