Dott.ssa Stefania Santeufemia

Specialista
in Ostetricia e Ginecologia

Rilassamento vaginale post partum

Dopo il parto, soprattutto se avvenuto in età più avanzata, la donna può riscontrare delle problematiche. Oggi c’è una nuova terapia non invasiva e indolore: il Laser

 

Il parto rappresenta per la donna un momento bellissimo, ricco di emozioni e di gioia. Uno dei problemi che può insorgere dopo il parto è legato al rilassamento delle strutture del pavimento pelvico, la vagina si dilata, perde forza e tono, anche in considerazione del fatto che il 30% circa delle nascite viene da madri che hanno un’età compresa tra i 30 e i40annieil5%damadriover40.Leneomamme più mature hanno un più elevato rischio di riscontrare problematiche post partum a causa di un collagene, presente nei tessuti pelvici, più “anziano” e che quindi si rimodella con più difficoltà. Il parto naturale può causare una modificazione temporanea o addirittura permanente delle strutture e dei tessuti vaginali, che, al passaggio del nascituro, subiscono un forte stress. I muscoli ed i tessuti che si trovano nella zona pelvica possono quindi rimanere lassi, perdendo la propria elasticità e tonicità originarie. Questa condizione é causa della sindrome del rilassamento vaginale che può permanere anche diversi mesi dopo il parto, consiste in una vera e propria dilatazione del canale vaginale (wide vagina) che influisce negativamente soprattutto sulla vita sessuale.

Gli interventi di chirurgia estetica sono cresciuti di popolarità in tutto il mondo. Tuttavia le donne sono restie a parlare dei loro problemi connessi per esempio al rilassamento vaginale, all’allargamento o irregolarità delle labbra vaginali e alla perdita della gratificazione sessuale. La ginnastica perineale (con esercizi specifici che devono essere eseguiti in maniera prolungata se non continuativa) non sempre è efficace. Oggi, per le donne che soffrono di disfunzioni post-partum, c’è la possibilità di ottenere un vero e proprio ripristino funzionale delle strutture vaginali grazie al Laser Fotona.

 

Ripristino funzionale della vagina, della vulva e del perineo con laser Er:YAG Fotona
L’impiego del laser nei trattamenti per il ripristino funzionale della vagina rappresenta una terapia nuova non invasiva basata sul restringimento e ridimensionamento fototermico della fascia endopelvica e del tessuto del pavimento pelvico. L’energia laser proveniente da un laser Er:YAG viene distribuita sulle aree della vagina per mezzo di speciali manipoli. Una volta attivato, il laser deposita energia termica nel tessuto della mucosa vaginale provocando un rimodellamento del collagene, un ridimensionamento della fascia endopelvica e del tessuto del pavimento pelvico in grado di ripristinare la normale ampiezza della vagina e produrre un ringiovanimento vaginale, vulvare e perineale. I trattamenti, generalmente in numero di 2 o 3, sono ambulatoriali, privi di rischi in quanto il laser erbium non causa tagli o necrosi dei tessuti. Il tempo di recupero è molto breve e dopo 2 o 3 giorni la paziente può riprendere la normale attività sessuale. Presentano inoltre una percentuale di complicanze molto bassa, sono ben tollerati e producono risultati positivi in gran parte delle pazienti.

Dott. Giuseppe Santeufemia

Specialista
in Ostetricia e Ginecologia

Prolasso vaginale

Il sintomo più comune è la sensazione di qualcosa che scende verso il basso

 

 All’inizio può capitare di pensare al peggio, la paziente nota un qualcosa che fuoriesce dalla rima vulvare- il più delle volte causa di pesantezza- e teme possa trattarsi di una patologia sospetta. Nella maggior parte dei casi la diagnosi è invece quella di un prolasso di uno degli organi pelvici, che la muscolatura indebolita non riesce più a sostenere. Il prolasso è infatti un abbassamento, rispetto alla posizione normale, degli organi pelvici. I parti distocici, la stipsi cronica e il normale processo di invecchiamento (carenza ormonale in menopausa) possono indebolire il pavimento pelvico con conseguente discesa degli organi che vi stanno sopra. Il sintomo più comune è la sensazione di qualcosa che scende verso il basso

 

Tipi e gradi del prolasso:

Esistono diversi tipi di prolasso a seconda dell’organo interessato: cistocele se l’organo prolassato è la vescica, isterocele se interessa l’utero, rettocele se la parte coinvolta è il retto ed infine prolasso utero vaginale se sono coinvolti utero e vagina.Si distinguono 4 gradi di prolasso a seconda del livello dell’organo prolassato rispetto al canale vaginale .

 

Trattamento chirurgico del prolasso

Lo scopo del trattamento chirurgico del prolasso vaginale è quello di migliorare la qualità di vita della donna con l’obiettivo di alleviare la sintomatologia e di ricostruire l’anatomia al fine di garantire la regolare funzionalità del pavimento pelvico e un risultato duraturo nel tempo.

Diversi sono stati negli anni i trattamenti chirurgici proposti, tutti finalizzati alla ricostruzione delle strutture di sostegno degli organi interessati e accanto alle tecniche tradizionali (chirurgia fasciale) si sono diffuse negli ultimi anni tecniche di nuova generazione che prevedono l’utilizzo di protesi (reti) sintetiche al fine di garantire risultati soddisfacenti e duraturi.

 

Trattamenti alternativi alla chirurgia

Tra i trattamenti alternativi alla chirurgia proponibili alla donna, per la correzione del prolasso uterino, ricordiamo il pessario vaginale, anello di gomma, che viene collocato in vagina tra il fornice vaginale posteriore e l’osso pubico per sostenere verso l’alto l’utero. E’ indicato nelle donne anziane, che soffrono di gravi patologie tali da rendere controindicato ogni trattamento chirurgico.

Per la correzione di un prolasso di grado lieve-medio associato ad incontinenza urinaria, in particolare nella donna giovane, l’alternativa all’intervento è rappresentata dalla riabilitazione perineale, che comprende la chinesiterapia, il biofeedback, l’elettrostimolazione ed infine il trattamento laser, recente novità per le donne che presentano perdita di funzionalità del pavimento pelvico.

 

Come opera il laser?

Il laser vaginale ripristina il collagene e la vascolarizzazione vaginale aumentandone il tono muscolare, la forza e il controllo volontario della muscolatura della vagina. L’azione della terapia laser è indicata quando il trattamento chirurgico può sembrare inizialmente eccessivo, e cioè nei casi di descensus e di incontinenza urinaria da stress di grado lieve e moderata, in cui la ginnastica perineale non ha funzionato. La procedura si basa su una stimolazione foto-termica di nuova sintesi di collagene, con un consolidamento delle strutture della vagina e della fascia endopelvica. Il risultato finale è che l’organo genitale femminile recupera la sua struttura originaria e la donna, già dal primo trattamento, comincia a notare i primi giovamenti e recupera il senso di benessere. La procedura viene eseguita in ambulatorio, è indolore, ha la durata massima di 30/40 minuti e sono consigliati almeno 3 trattamenti a distanza di circa 30 giorni.

STUDIO SANTEUFEMIA

Ostetrico Ginecologico

 

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