L’importanza della corretta diagnosi clinica

Dott.ssa Marta Susnik

Odontoiatra

La valutazione del paziente a 360°

COS’È E COME VIENE ESEGUITA

 

La formulazione di una corretta diagnosi è il fattore determinante per ottenere il successo in ogni terapia medica. In odontoiatria, per giungere a una diagnosi precisa, occorre eseguire un’attenta valutazione del paziente a 360°, che comprende: un colloquio approfondito con attenzione particolare rivolta alle necessità del paziente e alle sue richieste, la compilazione di un’anamnesi remota e prossima con domande specifiche raccolte in una cartella clinica, una visita del cavo orale e una serie di esami strumentali,tutto questo porta il dentista a porre diagnosi che permetterà di pianificare uno o più piani di trattamento adatti al paziente. La pianificazione del trattamento è, quindi, fondamentale per la buona riuscita di una cura Odontoiatrica: anche la più semplice ablazione del tartaro va eseguita dopo la compilazione della cartella clinica. Di conseguenza, si comprende l’importanza di un’attenta anamnesi e di una raccolta precisa dei dati clinici del paziente, in tutti i casi: dal semplice trattamento di una carie al caso di trattamenti più complessi come le terapie implantari.

La pianificazione del trattamento odontoiatrico deve basarsi sulla raccolta dei dati anamnestici mediante una cartella clinica preparata con opportune domande, su un esame del cavo orale, sui risultati di indagini strumentali, su una valutazione obiettiva dei desideri e delle aspettative del paziente. La raccolta dei dati deve considerare quante più variabili possibili ai fini della loro influenza sul risultato finale, relativamente alle procedure, ai materiali, all’influenza relativa dei diversi trattamenti necessari e dei diversi specialisti che devono, eventualmente, interagire durante il trattamento, alle aspettative ed alla psicologia del paziente, alla capacità di quest’ultimo di mantenere i risultati ottenuti. Risulta, quindi, necessario per il dentista, disporre di una sequenza ordinata di raccolta dei dati clinici e strumentali che consentiranno di: formulare una diagnosi accurata, impostare uno o più piani di trattamento e discuterne con il paziente, scambiare informazioni e giudizi clinici con eventuali altri specialisti coinvolti nella terapia,raccogliere una documentazione utile alla rivalutazione del paziente durante i controlli.

Raccoglierei dati attraverso un colloquio ed opportuni esami è indispensabile per poter pianificare un trattamento e determinare la sequenza degli interventi clinici più appropriati al fine di conseguire gli obiettivi terapeutici concordati con il paziente; dall’analisi di questi dati si effettua una diagnosi che riconosca e definisca i problemi del paziente. Le informazioni raccolte vanno registrate in una cartella clinica. Questa procedura consente di formulare una diagnosi e un piano di trattamento. Durante il colloquio, il dentista deve arrivare a capire il problema del paziente e valutare i fattori che potranno influire sulla gestione futura del paziente stesso, attraverso i seguenti punti: anamnesi generale (medica); anamnesi odontoiatrica, compresa quella del problema per cui il paziente si presenta alla visita; abitudini di vita; aspettative verso la cura dentistica.

Il paziente deve essere al corrente che tutte le informazioni fornite durante il colloquio saranno considerate riservate. Anamnesi generale(remota e prossima): è la raccolta delle informazioni che possono aiutare il clinico a conoscere il paziente dal punto di vista della sua salute generale ,per poter pianificare in sicurezza la gestione del paziente. Le condizioni di salute, infatti, possono influire sulle modalità di cura e somministrazione di anestetici e altri medicinali eventualmente necessari, sui tempi di trattamento e la durata degli appuntamenti. In determinate condizioni, può essere necessario rinviare il paziente a un centro di cura specialistico, oppure stabilire il trattamento consultando il medico generico o lo specialista che lo segue per altre patologie. L’esigenza di una meticolosa attenzione e di un’accurata registrazione dei dati,   in questa fase, è fondamentale per preservare la salute generale del paziente. Anamnesi odontoiatrica: le cure dentarie precedenti del paziente permettono di concentrare l’attenzione del dentista, al momento della visita, sulle pregresse terapie eseguite.

È, inoltre, importante esaminare a fondo la natura e la storia del problema attuale del paziente, ascoltandolo attentamente. Valutazione delle Condizioni psicologiche: un’analisi dello stato psicologico del paziente può fornire ulteriori dati su come pianificare al meglio le eventuali cure necessarie. Abitudini del paziente (per es fumo, bruxismo etc). Storia personale del paziente: la professione del paziente, il suo status socio-culturale-economico, gli hobby, le attività sportive e il suo atteggiamento verso le cure dentistiche possono influire sulle diverse opzioni. Aspettative riguardo il trattamento. Tutti questi dati, raccolti durante la visita così precisa, consentono la stesura di uno o più piani di trattamento adatti al caso. L’anamnesi non è che la prima parte del percorso diagnostico, a questa segue l’esecuzione di un accurato esame obiettivo intra ed extra orale,gli esami strumentali (radiografie intraorali o panoramica dentale).

Studio Dentistico Dott.ssa Marta Susnik

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