La devitalizzazione
Dott.ssa Marta Susnik

Dott.ssa Marta Susnik
Laurea in odontoiatria e protesi dentaria, master di secondo livello in endodonzia e restaurativa. Tutor presso il reparto di endodonzia e conservativa del Policlinico Universitario “Duilio Casula” di Monserrato.
La devitalizzazione è un intervento non invasivo.
Si tratta dell’asportazione del nervo dentario
altrimenti detto ‘polpa dentaria’
È la parte più interna del dente, ricca di terminazioni nervose. Si ricorre alla devitalizzazione in caso di carie profonda, pulpite (infiammazione della polpa dentale, che in gergo viene detta infiammazione del nervo del dente, ed è una delle più comuni cause di mal di denti), trauma dentale con esposizioni del nervo, ascesso. L’asportazione del nervo dentario avviene in tre passaggi fondamentali: rimozione della polpa dentale malata, sostituzione della polpa rimossa con un materiale inerte e sterile, ricostruzione del dente. Perché e come: altre due domande sulla devitalizzazione. Si ricorre all’asportazione del nervo dentario per far passare il dolore e per evitare l’asportazione del dente gravemente compromesso. Per risolvere il problema occorrono da 1 a 3 sedute. Con la prima si ottiene già un primo importante risultato: il mal di denti sparisce. Nella seduta preliminare viene effettuata una visita dentistica e una radiografia del dente da curare. La devitalizzazione avviene in anestesia locale ed è pressoché indolore: il dentista posiziona la diga (il telino di lattice, che si fissa sui denti per operare senza presenza di saliva e che permette di evitare l’ingestione di frammenti di dentina, carie e otturazioni vecchie) e apre il dente per asportare. La polpa dentale ed eventuali residui batterici nel canale radicolare vengono rimossi attraverso la foratura della corona. Dopo la disinfezione del canale e il suo riempimento con materiale sterile e inerte, il dente viene sigillato con un’apposita otturazione temporanea. All’intervento segue, nelle sedute successive, la ricostruzione del dente che – se necessario – viene anche incapsulato.
LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI
Quanto dura una devitalizzazione?
L’intervento dura circa un’ora (a seduta). Dopo la devitalizzazione l’effetto dell’anestesia persiste per poco tempo, un’ora e mezzo circa, durante il quale viene avvertito un lieve stato di intorpidimento. Dopo la seduta, è possibile che si ripresenti un leggero mal di denti, che può essere trattato con l’assunzione di un antidolorifico
Chi può ricorrere alla devitalizzazione?
Tutti possono ricorrere all’intervento sui denti permanenti. Nel caso il paziente sia un bambino con ancora i denti da latte, si effettua un trattamento simile: il dentista asporta il tessuto pulpare del dente e riempie il canale con materiale riassorbibile.
Dopo la ricostruzione quante visite sono necessarie?
Dopo la ricostruzione il dente deve essere monitorato con radiografie periodiche (nel primo anno dell’intervento almeno due)
Studio Dentistico Dott.ssa Marta Susnik
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