Lifting del gluteo

L’intervento di lifting dei glutei (o dermolipectomia iliaco-sacrale) è volto all’asportazione della cute e del grasso in eccesso in corrispondenza della regione glutea con moderata ptosi, moderato rilassamento cutaneo del gluteo e dell’area trocanterica, asimmetria o doppia piega glutea.

FINALITÀ DELL’INTERVENTO

L’intervento di lifting dei glutei (o dermolipectomia iliaco-sacrale) è volto all’asportazione della cute e del grasso in eccesso in corrispondenza della regione glutea con moderata ptosi, moderato rilassamento cutaneo del gluteo e dell’area trocanterica, asimmetria o doppia piega glutea. Tale condizione, caratterizzata dalla rilassatezza dei tessuti con diminuzione dell’elasticità della pelle, può essere di natura congenitamorfologica o può realizzarsi a causa dell’avanzare dell’età, oppure a seguito di cospicui e repentini dimagrimenti. Con questa operazione è quindi possibile migliorare il profilo dei glutei, conferendo un aspetto di maggior tonicità e rotondità.

In taluni casi è anche possibile combinare questa procedura con una lipoaspirazione o estendere il lifting alla superficie laterale delle cosce, e quindi effettuare un “lifting circonferenziale”.

PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO

Quando esiste un sovrappeso importante, potrebbe essere preferibile perseguire un opportuno calo ponderale, attraverso un regime dietetico prescritto dallo specialista. L’intervento non deve essere eseguito in Pazienti gravide; in caso di dubbio, devono essere effettuate le indagini specifiche. È preferibile, anche se non in tutti i casi obbligatorio, evitare l’epoca coincidente con le mestruazioni. Prima dell’intervento dovranno essere consegnati i referti delle analisi e degli esami pre-operatori prescritti ed il presente prospetto informativo firmato. Dovranno essere segnalate eventuali terapie farmacologiche in atto (in particolare con cortisonici, contraccettivi, antiipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, antibiotici, tranquillanti, sonniferi, eccitanti), terapie omeopatiche e fitoterapiche e segnalate possibili allergie ad antibiotici e farmaci in genere. Un mese prima dell’intervento dovrà sospendere la terapia ormonale estroprogestinica (“pillola”), in modo da avere un mese con ciclo regolare senza assunzione di ormone, per diminuire i rischi di tromboembolia. Almeno due settimane prima dell’intervento va evitata l’assunzione di medicinali contenenti acido acetilsalicilico (tipo Aspirina) e deve essere evitata la contemporanea assunzione di anticoagulanti orali e, comunque, il proseguimento di tali terapie deve essere concordata con il Medico Curante. La contemporanea assunzione di anticoagulanti orali è da ritenersi una controindicazione all’intervento. Per quanto riguarda la contemporanea assunzione di sostanze come eparina a basso peso molecolare, la sospensione o meno andrà adeguatamente discussa con il Chirurgo. Almeno un mese prima è consigliato sospendere il fumo, che ha influenze decisamente negative sulla vascolarizzazione della cute e del grasso. Il fumo limita il flusso del sangue alla pelle e può interferire con i processi di guarigione. Alcuni studi hanno dimostrato che l’incidenza delle complicazioni è di circa 10 volte maggiore nei fumatori. Il giorno dell’intervento deve essere effettuata un’accurata igiene personale, con particolare riguardo alla zona inguinale, che deve essere depilata, non rasata. Deve essere asportato lo smalto dalle unghie delle mani e dei piedi ed i cosmetici dal viso. Prima dell’intervento deve essere osservato digiuno di almeno 8 ore da cibi solidi e bevande.
Il giorno dell’intervento è consigliato indossare indumenti con maniche comode e completamente apribili sul davanti e calzature senza tacco. Deve essere, inoltre, procurata una guaina elastica, se prescritta dal Chirurgo.

ANESTESIA

L’intervento viene generalmente eseguito in anestesia generale. Può essere eseguito in anestesia loco-regionale o in anestesia locale con sedazione. Quest’ultima consiste nell’infusione endovenosa di farmaci che inducono uno stato di profondo rilassamento. È pre- visto un colloquio con un Medico Anestesista per le opportune informazioni.

MODALITÀ E DURATA DELL’INTERVENTO

L’intervento può essere eseguito in regime di ricovero o, in casi selezionati, in regime di ricovero solo diurno. Ha durata variabile fra le 2 e le 4 ore, a seconda dell’entità della riduzione e della normale variabilità dei tempi operatori.

Implica la rimozione dell’eccesso cutaneo-adiposo della parte superiore (iliaco-sacrale) dei glutei, eseguendo un’escissione a losanga nella superficie craniale dei glutei estesa alle volte oltre il fianco sino alla parte anteriore. Nel caso del lifting circonferenziale l’escissione segue la circonferenza del tronco. In certi casi è associata una escissione orizzontale lungo il solco infragluteo che si estende sulla faccia interna della coscia, di lunghezza variabile a seconda dell’entità dell’eccesso tissutale.

I margini inferiori della ferita vengono ancorati in profondità ai tessuti profondi, per limitarne la successiva discesa e la conseguente visibilità della cicatrice. Le suture vengono di norma e per quanto possibile eseguite con punti interni, per rendere meno evidenti le cicatrici; ogni accuratezza viene posta nell’esecuzione delle suture. Al termine dell’intervento possono essere inseriti uno o più drenaggi per lato. Viene realizzata una medicazione o applicata una guaina elastica. Come spesso accade in Chirurgia Plastica, si tratta di intervento complesso e non di uniformità routinaria, nel senso che la procedura non è completamente standardizzabile, bensì viene personalizzata sulla base delle caratteristiche individuali.

DECORSO POST-OPERATORIO

Il dolore è di norma controllabile con i comuni analgesici. Dovrà essere evitato l’uso di farmaci contenenti acido acetilsalicilico che potrebbero provocare sanguinamenti e quindi la formazione di ematomi. Spesso il dolore coincide con la sensazione di tensione, ovviamente connaturata a questo tipo di intervento, alla quale ci si abitua progressivamente fino a non avvertirla più dopo alcune settimane. L’insorgenza di un dolore forte e persistente e/o di un improvviso gonfiore potrebbe significare lo sviluppo di un ematoma (vedere complicazioni). In questo caso è necessario informarne tempestivamente il Chirurgo. Soprattutto durante i primi 7-10 giorni post-operatori possono presentarsi ecchimosi (lividi) ed un certo gonfiore (edema), non solo nell’area trattata, ma anche ai genitali ed alle gambe. Tale condizione non deve di per se essere motivo di allarme per il Paziente. Essa ha di solito una breve durata e regredisce spontaneamente.

In alcune aree potrà anche essere osservato un indurimento dei tessuti, che si risolve di norma nel giro di alcuni mesi.
Ogni trattamento finalizzato ad accelerare la risoluzione del gonfiore e/o delle ecchimosi (linfo-drenaggio, laserterapia, ecc.) deve essere concordato con il Chirurgo.

I drenaggi, se presenti, vengono rimossi generalmente dopo 12-36 ore; le medicazioni possono essere lasciate in sede per qualche giorno, salvo contaminazione.

Un rialzo termico è spesso rilevato nei primi giorni post-operatori; non è necessariamente segno d’infezione, ma deve essere segnalato al Chirurgo.
Per i primi 4-5 giorni post-operatori dovrà proseguire l’assunzione di antibiotici, nel caso ciò sia ritenuto opportuno. Dovrà essere eseguito, se prescritto, un trattamento profilattico per la tromboembolia da protrarre per qualche settimana.

I punti di sutura verranno asportati 7-15 giorni dopo l’intervento. La prima doccia di pulizia completa potrà essere praticata dopo qualche giorno; è altresì necessario mantenere una minuziosa igiene personale a livello delle aree genitale e anale.

Una certa riduzione della sensibilità cutanea è quasi sempre presente. Quantunque la normale sensibilità tenda a riprendere gradatamente, una lieve ipoestesia (riduzione della sensibilità) può persistere per alcuni mesi.

PRECAUZIONI DURANTE LA CONVALESCENZA

Nel periodo post-operatorio è bene evitare sforzi e nei primi giorni porre particolare attenzione nell’atto del sedersi. La deambulazione è resa difficoltosa dal fastidio provocato dalle ferite chirurgiche e dalle medicazioni. È comunque consigliato deambulare il più precocemente possibile e seguire le indicazioni del Chirurgo per prevenire le complicanze tromboemboliche.

È consigliato dormire, per la prima settimana, in posizione prona (con il dorso in alto), con un cuscino al di sotto della pancia, per ridurre la tensione sulle cicatrici.

Dopo la rimozione dei punti potrà riprendere l’attività lavorativa, possibilmente con ritmi moderati. Per le prime due settimane non dovrà guidare l’automobile.

È assolutamente consigliata l’astensione dal fumo per almeno un mese: il fumo ostacola i processi di guarigione delle ferite.
Per le prime 4 settimane dovrà evitare di compiere un’attività fisica intensa, che potrà essere ripresa con cautela dopo tale periodo, ed astenersi dall’attività sessuale.

Dovrà evitare l’esposizione diretta al sole o a lampade abbronzanti e ad eccessive fonti di calore (ad esempio, sauna) per un mese. Durante tale periodo, inoltre, dovrà indossare notte e giorno la guaina elasto-compressiva, se prescritta.

Dott. Federico Corrias

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