L’autismo in età adulta

Dott. Domenico Salvago

Medico di Medicina Generale

Il ruolo del medico di famiglia

Il Disturbo dello Spettro Autistico è un disturbo di tipo neurobiologico ad esordio precoce (entro i primi tre anni), che dura per tutta la vita, caratterizzato da un deficit persistente nella comunicazione ed interazione sociale e dalla presenza di comportamenti e/o interessi e/o attività ristrette e ripetitive. Pur condividendo alcune caratteristiche comuni, le persone con Disturbo dello Spettro Autistico presentano una notevole variabilità individuale nella manifestazione dei sintomi, da una sintomatologia che necessita un lieve supporto ad una sintomatologia che necessita un supporto molto significativo. Ogni persona con Disturbo dello Spettro Autistico è unica e le sue caratteristiche variano nel ciclo di vita ,ed è significativo l’aumento di numero degli adulti autistici che avranno sempre bisogno di un’assistenza altamente specializzata. Il grosso problema è che, al compimento dei 18 anni di età dei pazienti con questo disturbo, è necessario il passaggio della presa in carico dalle strutture di neuropsichiatria infantile a strutture che spesso non garantiscono una continuità assistenziale ai pazienti adulti, limitandosi spesso alla sola prescrizione di terapie farmacologiche. Fondamentale è, invece, garantire una continuità nell’intervento terapeutico, all’interno del quale anche il Medico di Famiglia, dovrà essere preparato all’assistenza di questi pazienti in maniera globale (conoscenza delle caratteristiche neurobiologiche del disturbo, trattamento farmacologico psichiatrico, gestione dei comportamenti problematici) ovvero, dovrà avere un approccio clinico basato sulla diversità neuropsicologica dei pazienti. L’adulto autistico è destinato in molti casi a vivere nella famiglia di origine, per la quale l’accudimento diventa sempre più oneroso e sfiancante, oppure, viene affidato a comunità ed istituzioni che, non essendo state concepite per le specifiche caratteristiche adattive e cognitive della patologia, potrebbero, paradossalmente, avere un effetto negativo sulla qualità di vita e sulla prognosi. La buona conoscenza del disturbo e gli interventi specialistici mirati e l’intervento in rete , potrebbero rendere il Medico di Famiglia il vero gestore del paziente autistico.

Studio Domenico Salvago

Medico di Medicina Generale

Sant’Anna Arresi, via Milano, 30

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