L’esercizio fisico terapeutico
nella riabilitazione dell’osteoporosi

Dott. Flavio Busonera

Medico di Medicina Generale Specialista in Fisiatria

L’osteoporosi è caratterizzata da una fragilità scheletrica data dalla riduzione della densità minerale ossea con conseguente predisposizione alle fratture

L’approccio riabilitativo ed in particolare l’esercizio fisico,rappresenta un ruolo importante nella prevenzione e nel trattamento di questa patologia,proprio in termini di una possibile riduzione del rischio di frattura.E’ noto che l’immobilità e l’assenza di gravità sono fattori che aumentano la perdita di matrice ossea e vi sono evidenze scientifiche che hanno documentato uno stretto rapporto tra attività fisica,durante il periodo dell’adolescenza,e la BMD (Bone Mineral Density) ottenuta al picco di massa ossea. Le sollecitazioni meccaniche rappresentano quindi uno stimolo particolarmente potente per le cellule del tessuto osseo inducendone la neoformazione ed inibendone fisiologicamente il riassorbimento. E’ su queste premesse che si basa il percorso riabilitativo che si basa su programmi terapeutici che constano normalmente di due sezioni: il Training aerobico,ovvero camminata a passo veloce per 30 minuti 3 volte la settimana,ed un vero e proprio Programma di esercizi costituiti da 2 sezioni al giorno 3 volte la settimana. Gli esercizi inseriti nel programma dovrebbero essere eseguiti a cadenza regolare,essere dinamici,ad alta frequenza,ad alto impatto e non essere prolungati,prevedendo una fase di riscaldamento, una fase di rinforzo muscolare,una fase di equilibrio e addestramento per la prevenzione alle cadute (è dimostrato che l’esercizio fisico in tarda età può migliorare l’equilibrio e il tono trofismo muscolare utili a ridurre il rischio di cadute e la conseguente incidenza di fratture),una fase di defaticamento. L’attività fisica continuata durante l’adolescenza e nell’età adulta aiuta a mantenere il “Picco di Massa Ossea” ,mentre l’esercizio fisico eseguito nella tarda età aiuta a ridurre l’inevitabile perdita di massa ossea ma soprattutto,quello che più è importante in questo periodo della vita ,aiuta a prevenire quel processo di sarcopenia e di decadimento delle funzioni fisico-cognitive a cui purtroppo l’anziano molto sovente è inevitabilmente destinato e questo oggi vieppiù in virtù dell’aumento della vita del genere umano.

Studio Flavio Busonera

Medico di Medicina Generale

Quartu S.Elena, via Leoncavallo, 55

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