Blefaroplastica non ablativa
Correggere i segni del tempo nella zona perioculare è uno degli interventi che possono cambiare la fisionomia di un volto, ma spesso la paura di ricorrere alla blefaroplastica chirurgica scoraggia molte persone.
Nuovi dispositivi medici all’avanguardia consentono di intervenire sulla cute palpebrale, per rimediare alla perdita di tono e di elasticità, senza incisioni e punti. La blefaroplastica chirurgica non ablativa consente di liftare, ringiovanire, biostimolare e rimodellare in maniera semplice e non invasiva. Con l’utilizzo del Plexr, strumento wireless, maneggevole e performante, si interviene senza asportare la cute. Con una metodica esclusiva e in costante evoluzione, il Plexr utilizza il quarto stato della materia: il plasma. I tessuti trattati “sublimano”, evitando di comunicare alle zone circostanti quantità di calore indesiderate. Come avviene? “Attraverso il laser Plexr, la palpebra viene stimolata a rinforzarsi – spiega la dottoressa Arianna Milia, specialista in chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica – l’emissione del segnale in uscita, calibrato per non danneggiare il sottocutaneo, crea delle piccole ustioni. In questo modo la piega abbondante dell’occhio si distende, le rughe si appianano, donando allo sguardo un aspetto più fresco”. La blefaroplastica non ablativa con Plexr è indicata in soggetti che non abbiano cute in eccesso e borse palpebrali adipose estremamente pronunciate. “Nel caso di compromissione con borse ed eccesso di cute, è necessario intervenire chirurgicamente”. Oltre che per la zona perioculare (rughe, borse, ‘zampe di gallina’), il Plexr è utilizzato per la correzione di cicatrici, post acneiche e non; il trattamento non farmacologico dell’acne; l’asportazione di fibromi, nevi, cheloidi, verruche; il lifting non chirurgico; il trattamento di smagliature ed esiti da ustioni. L’elenco dei vantaggi: “Se prendiamo in considerazione la blefaroplastica chirurgica non ablativa con Plexr, si tratta di un intervento ambulatoriale effettuato in anestesia locale. Nel post trattamento compaiono piccole croste, associate a rossore, destinate a scomparire nel giro di una settimana. A livello palpebrale si riscontra anche un edema importante: i tempi di remissione sono gli stessi. Con la blefaroplastica chirurgica si opera invece in una struttura ospedaliera in anestesia locale, associata a sedazione. I punti vengono rimossi a una settimana dall’intervento e la scomparsa dell’ematoma avviene in circa 20 giorni”. In genere, il trattamento con Plexr richiede due/tre sedute: la seconda a 40 giorni dal primo intervento, la terza dopo un anno. Attraverso la consulenza preliminare, nella quale si valutano anamnesi, fototipo e stato della cute, lo specialista è in grado di indirizzare il paziente – uomo o donna – verso l’intervento più adatto.
Per maggiori Info
Dott.ssa Arianna Milia
Via Mercalli, 37 – Cagliari
e-mail: arianna.milia80@gmail.com
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