L’aspetto medico legale per pazienti minori, incapaci o interdetti

I dottori Alessandro Calvino e Nicola Arena
Studio Odontoiatrico Arena e Calvino
Piazza Repubblica, 28 – 09125 CAGLIARI
Tel e Fax: 070 7323271 / 070 7323255
Pronto Soccorso: 800966117
Interventi e Urgenze
Negli orari di studio, in caso di dolore acuto, sarete ricevuti al più presto e comunque entro il giorno della vostra segnalazione. Nelle altre situazioni, l’addetta di segreteria segue un codice di priorità in rapporto al tipo di emergenza. Negli orari di chiusura dello studio potrete chiamare il numero del pronto soccorso odontoiatrico.
Per le urgenze negli orari di chiusura e le emergenze nei giorni festivi è sempre attivo il PRONTO SOCCORSO ODONTOIATRICO
24h su 24h CHIAMA 800 966 117
La gestione di questo tipo di pazienti si scontra, in campo medico, spesso con le competenze, gli aspetti organizzativi e la preparazione delle strutture stesse in cui tali soggetti, particolarmente sensibili, cercano cura e conforto
Nel caso specifico dell’odontoiatria non sono molte le strutture in grado di gestire con sicurezza e con le necessarie competenze, casi di questo genere.
Il professionista medico deve innanzitutto verificare formalmente col tutore, responsabile del paziente (amministratore di sostegno), l’anamnesi e le interazioni dei vari farmaci che il soggetto assume nella vita quotidiana.
Accade infatti che soggetti con tutela possano essere, oltre che minori, anche portatori di disabilità o di malattie invalidanti. Spesso, in questi casi, parliamo di soggetti con diverse problematiche anche fisico funzionali, che necessitano di essere trattate con un approccio codificato e dolce.
Purtroppo non sempre questi comportamenti specifici vengono adottati in tutti gli studi medici. Spesso il primo appuntamento si risolve soltanto in una presa di conoscenza dell’atmosfera dello Studio medico e del personale che lavora nelle sale; questo processo dinamico, consente di codificare un modello da ricreare per ogni appuntamento, conoscendo già le preferenze del soggetto/paziente ed eventualmente evitando comportamenti o situazioni che possano metterlo a disagio o urtarlo psicologicamente.
“Il trattamento in odontoiatria – spiega Alessandro Calvino – è un tema che chiama in causa sia la struttura medica che i familiari. Nel caso di pazienti diversamente abili, ad esempio, le problematiche maggiori si riscontrano negli aspetti organizzativi, connessi con una maggiore disponibilità di spazi e con un aumento del tempo complessivo da dedicare al trattamento. Spesso il paziente non è collaborativo ed è necessario che anche l’èquipe sia specificamente formata per poter affrontare qualsiasi trattamento sia necessario: in anestesia locale, generale o in sedazione; in funzione dello stato di ansia del soggetto e del caso clinico da affrontare”.
Bisogna pur affermare che, spesso, in passato il problema della cura del disabile è stato trascurato proprio a partire dal nucleo familiare, in quanto coincidente con un disagio della famiglia a gestire questi casi. Nel tempo, la accresciuta cultura e conoscenza e le tecnologie disponibili hanno prodotto un sensibile accrescimento e consapevolezza per i parenti, oggi più propensi ad affrontare le esigenze di questi pazienti particolari. “Nello Studio Arena e Calvino – afferma Nicola Arena – adottiamo per ogni paziente un percorso di avvicinamento differente: impariamo innanzitutto a capire quando sia possibile esplorare e visitare e se, per esempio, sia meglio una guida di interazione di sesso maschile o femminile”.

Il primo incontro è sempre delicato fatto di contatti semplici piccoli spazzolini poco invasivi e di colluttori dal buon sapore e odore
Anche i pazienti meno “comunicativi” possono poi di per sé avere la possibilità
di esprimere disagio o felicità con un semplice sguardo e noi dobbiamo essere pronti a coglierli e comprenderli. Il medico deve, in questo caso, mettere ancora più attenzione ai segnali codificati del paziente e, aiutato dai familiari, trovarsi pronto a comprendere eventuali stati di disagio che provengano da atteggiamenti, sguardi, stato della pressione o semplicemente dal sudore.
In campo odontoiatrico i pazienti affetti da alcune malattie genetiche possono presentare delle routine mediche specifiche.
Ad esempio i pazienti affetti da Sindrome di Down manifestano:
• Ritardata eruzione dei denti decidui (1° dente al 2° – 3° anno)
• Ritardata eruzione dei denti permanenti
• Oligodontia (ridotto numero di denti)
• Denti decidui più grandi
• Denti permanenti più piccoli
• Anomala conformazione delle cuspidi dentarie • Radici dentarie piccole e di forma conica
A livello di prevenzione è importante sensibilizzare i familiari e il soggetto alla pratica di cure personali ripetute con maggiore frequenza durante la giornata. La bocca è una parte del corpo estremamente sensibile che, fin dalle prime fasi della vita, consente non solo di nutrirsi, ma di comunicare e di entrare
in relazione con l’esterno.