Lifting delle braccia
L’intervento è volto alla correzione della rilassatezza cutanea ed eventualmente anche dei depositi adiposi delle braccia. Tali condizioni possono conseguire all’avanzare dell’età, a gravidanze, a cospicui e repentini cali ponderali od interventi di lipoaspirazione.
FINALITÀ DELL’INTERVENTO
Il “lifting delle braccia” detto brachioplastica è, quindi, un intervento chirurgico finalizzato a rimodellare l’arto superiore, dalla spalla al gomito, correggendo l’eccesso cutaneo dalla faccia interna e, riducendo, quando opportuno, l’eccesso adiposo (grasso), al fine di migliorare il profilo degli arti superiori, conferendo un aspetto di maggiore tonicità ed eliminando il fastidio che talora occorre a causa dello sfregamento della superficie interna delle braccia durante i movimenti. In molti casi prevede una prima fase di lipoaspirazione per ridurre la circonferenza delle braccia ed una successiva rimozione della pelle in eccesso.
In caso d’inestetismo, rappresentato principalmente da accumulo adiposo, in presenza di modesto od assente eccesso cutaneo, può essere utilizzata la sola procedura di lipoaspirazione.
PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO
L’intervento non deve essere eseguito in Pazienti gravide; in caso di dubbio, devono essere effettuate le indagini specifiche. Prima dell’intervento dovranno essere consegnati i referti delle analisi e degli esami pre-operatori prescritti ed il presente prospetto informativo firmato.
Dovranno essere segnalate eventuali terapie farmacologiche in atto (in particolare con cortisonici, contraccettivi, antiipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, antibiotici, tranquillanti, sonniferi, eccitanti), terapie omeopatiche e fitoterapiche e segnalate possibili allergie ad antibiotici e farmaci in genere.
Un mese prima dell’intervento dovrà sospendere la terapia ormonale estroprogestinica (“pillola”), in modo da avere un mese con ciclo regolare senza assunzione di ormone, per diminuire i rischi di tromboembolia.
Almeno 2 settimane prima dell’intervento va evitata l’assunzione di medicinali contenenti acido acetilsalicilico (tipo Aspirina) e deve essere evitata la contemporanea assunzione di anticoagulanti orali e, comunque, il proseguimento di tali terapie deve essere concordata con il Medico Curante.
Per quanto riguarda la contemporanea assunzione di sostanze come eparina a basso peso molecolare, la sospensione o meno andrà adeguatamente discussa con il Chirurgo.
Almeno un mese prima è consigliato sospendere il fumo, che ha influenze decisamente negative sulla vascolarizzazione cutanea e del grasso. Il fumo limita il flusso del sangue alla pelle e può interferire con i processi di guarigione. Alcuni studi hanno dimostrato che l’incidenza delle complicazioni è di circa 10 volte maggiore nei fumatori.
Il giorno dell’intervento deve essere effettuata un’accurata igiene personale con particolare riguardo alla zona ascellare, che deve essere depilata. Deve essere asportato lo smalto dalle unghie delle mani e dei piedi ed i cosmetici dal viso. Deve essere procurata una maglia tubulare elastica, se consigliata dal Chirurgo. Prima dell’intervento deve essere osservato digiuno di almeno 8 ore da cibi solidi e bevande.
È consigliato indossare indumenti comodi aperti davanti e calzature prive di tacco.
ANESTESIA
L’intervento viene generalmente eseguito in anestesia locale assistita con sedazione (che consiste nell’infusione endovenosa di farmaci che inducono uno stato di profondo rilassamento), oppure in anestesia generale. È previsto un colloquio con un Medico Anestesista per le opportune informazioni.
MODALITÀ E DURATA DELL’INTERVENTO
L’intervento può essere eseguito in regime di day surgery con ricovero solo diurno o con ricovero anche notturno. Ha durata variabile fra le 2 e le 3 ore, a seconda dell’entità della riduzione e della normale variabilità dei tempi operatori. L’intervento può iniziare con la riduzione mediante lipoaspirazione dell’eventuale eccesso adiposo.
In presenza di un eccesso cutaneo modesto o assente, la sola lipoaspirazione può essere sufficiente a conseguire un risultato soddisfacente, in particolar modo nei casi in cui vi sia una cute elastica, dotata di una sufficiente capacità retrattile.
Negli altri casi, caratterizzati da una marcata flaccidità tegumentaria o da una cute particolarmente anelastica, la semplice aspirazione del tessuto adiposo può determinare un peggioramento dell’aspetto grinzoso e senescente dell’arto superiore.
In questi casi è necessario rimuovere la cute eccedente: nei casi meno complessi attraverso un’incisione posta nella piega del cavo ascellare; in tutti gli altri mediante un’incisione longitudinale in corrispondenza della faccia interna delle braccia di lunghezza variabile, estesa eventualmente sino al gomito, con conseguenti cicatrici poste sulla superficie postero laterale del braccio.
Le suture vengono di norma e per quanto possibile eseguite con punti interni, per rendere meno evidenti le cicatrici; ogni accuratezza viene posta nell’esecuzione delle suture. Al termine dell’intervento può essere inserito un drenaggio per lato, che esce dalla pelle, generalmente in corrispondenza delle ascelle.
Viene realizzata una medicazione o applicata una guaina o un bendaggio elastico. Come spesso accade in Chirurgia Plastica, si tratta di intervento complesso e non di uniformità routinaria, nel senso che la procedura non è completamente standardizzabile, bensì viene personalizzata sulla base delle caratteristiche individuali.
DECORSO POST-OPERATORIO
Il dolore è di norma controllabile con i comuni analgesici. Dovrà essere evitato l’uso di farmaci contenenti acido acetilsalicilico che potrebbero provocare sanguinamenti e quindi la formazione di ematomi. Spesso il dolore coincide con la sensazione di tensione, ovviamente connaturata a questo tipo di intervento, in particolare sollevando le braccia, alla quale ci si abitua progressivamente fino a non avvertirla più dopo alcune settimane.
L’insorgenza di un dolore forte e persistente e/o di un improvviso gonfiore potrebbe significare lo sviluppo di un ematoma (vedere complicazioni). In questo caso è necessario informarne tempestivamente il Chirurgo. Soprattutto durante i primi 7-10 giorni post-operatori possono presentarsi ecchimosi (lividi) ed un certo gonfiore (edema), non solo nell’area trattata, ma anche alle ascelle e al torace. Tale condizione non deve di per sé essere motivo di allarme per il Paziente. Essa ha di solito una breve durata e regredisce spontaneamente. In alcune aree potrà anche essere osservato un indurimento dei tessuti, che si risolve di norma nel giro di alcuni mesi.
Ogni trattamento finalizzato ad accelerare la risoluzione del gonfiore e/o delle ecchimosi (linfodrenaggio, laserterapia, ecc.) deve essere concordato con il Chirurgo.
I drenaggi, se presenti, vengono rimossi generalmente dopo 12-36 ore; le medicazioni possono essere lasciate in sede per qualche giorno.
Un rialzo termico è spesso rilevato nei primi giorni post-operatori; non è necessariamente segno d’infezione, ma deve essere segnalato al Chirurgo.
Per i primi 4-5 giorni post-operatori il Paziente dovrà proseguire l’assunzione di antibiotici, nel caso ciò sia stato prescritto dal Chirurgo.
I punti di sutura verranno asportati 10-15 giorni dopo l’intervento.
La prima doccia di pulizia completa potrà essere praticata dopo qualche giorno, previa autorizzazione da parte del Chirurgo.
Una certa riduzione della sensibilità cutanea è quasi sempre presente. Quantunque la normale sensibilità tenda a riprendere gradatamente, una lieve ipoestesia (riduzione della sensibilità) può persistere per alcuni mesi.
PRECAUZIONI DURANTE LA CONVALESCENZA
Nell’immediato periodo post-operatorio il Paziente è in grado di muovere le braccia, ma è consigliabile riposare per almeno 3-4 giorni, senza sollevare i gomiti oltre l’altezza delle spalle; durante il riposo notturno è consigliato mantenere gli arti posizionati sopra un cuscino. Si potranno riprendere le attività leggere dopo circa una settimana, e la normale attività lavorativa dopo dieci giorni. La guida dell’auto è consentita dopo due settimane e l’attività fisica sportiva dopo un mese. È assolutamente consigliata l’astensione dal fumo per almeno un mese: il fumo ostacola i processi di guarigione delle ferite. Per lo stesso periodo è consigliabile evitare l’esposizione diretta al sole, a lampade abbronzanti e ad eccessive fonti di calore (ad esempio, sauna). Per quattro settimane è consigliabile indossare notte e giorno la guaina elasto-compressiva, se prescritta.