Coronavirus e diabete: cosa c’è da sapere.
Dott. Luciano Carboni
Diabetologo

Dott. Luciano Carboni
Medico, laureato e specializzato a Cagliari, diabetologo ha ricoperto ruoli significativi nella diabetologia regionale e nazionale e rappresentato l’Italia nel General Committee del DESG (Diabetes Education Study Group dell’EASD)
Ci voleva proprio questa lettera pubblicata alcuni giorni fa sul Journal of Endocrinological Investigation a firma Fadini, Morieri, Longato, Avogaro dell’Università di Padova. [Lettera-journal_of_endocrinological_investigation.pdf].
Dall’analisi dei dati di 12 studi (su un totale di 2108 pazienti) e di alcuni dati preliminari italiani deriva che “il diabete non aumenta il rischio di infezione da SARS-CoV-2 “ (il coronavirus COVID-19).
Questo report scagiona così il diabete da una responsabilità a priori e aiuta a fare chiarezza rispetto al tema diabete e COVID-19 che sta ingenerando grande preoccupazione tra le persone con diabete.
E’ peraltro noto che in corso di malattie infettive il diabete si accompagna a un maggior rischio di evoluzione complicata. I risultati di questo studio confermano questa regola generale. Tra le persone con infezione da COVID-19 con decorso sfavorevole, la prevalenza di persone con diabete è risultata maggiore.
Che un buon controllo metabolico del diabete possa avere un ruolo nel determinare un’evoluzione positiva dell’infezione ?
E’ intuitivo e possibile !
Non aspettiamo quel momento però.
Un buon controllo serve comunque.
Buona occasione dunque, questa segregazione domiciliare a cui il virus ci costringe, per ‘studiarci’ un po’ meglio e di più, per riprendere strumenti e suggerimenti che il nostro diabetologo ci ha fornito per sperimentarli dal vivo. Per chiamarlo, il nostro diabetologo, per i dubbi e le domande che la nostra sperimentazione proporrà. Ora che la comunicazione mediatica (e-mail, telefono, wsapp,…) con i centri di diabetologia si è aperta, utilizziamola!
Facciamo in modo che il distanziamento sociale diventi un avvicinamento diabetologico.
E poi, riteniamolo essenziale.
Ricordiamo.
E tanto più quanto più il tempo trascorso ci induce alla confidenza con COVID-19 e i suoi potenziali ‘amici’, teniamo in buon conto che seguire scrupolosamente le misure di prevenzione più volte ribadite dalle nostre Istituzioni sanitarie è salvifico : stare a casa per quanto possibile, mantenere la distanza di ‘almeno’ un metro dalle altre persone, stare lontani da persone con sintomi respiratori (tosse, starnuti) – e lavare (o disinfettare) frequentemente le mani. E anche utilizzare una mascherina adeguata.
Tutto ciò è salvifico !
Non di più, ma anche per chi ha diabete.