Teatro del Vissuto una “sfida” possibile?

Dott. Luciano Carboni

Diabetologo

Dott. Luciano Carboni

Medico, laureato e specializzato a Cagliari, diabetologo ha ricoperto ruoli significativi nella diabetologia regionale e nazionale e rappresentato l’Italia nel General Committee del DESG (Diabetes Education Study Group dell’EASD). Nel 1980 ha contribuito alla progettazione, apertura e istituzionalizzazione del Centro diabetologico di Iglesias ed ha proseguito l’attività diabetologica ininterrottamente in diverse sedi a Cagliari (ospedale SS.Trinità, ospedale Brotzu e infine dal 2003 all’aprile 2016 Responsabile del Servizio di Diabetologia del SS.Trintità e del Binaghi della ASL 8 di Cagliari). Da sempre impegnato nell’accompagnamento delle persone con diabete nella cronicità attraverso la promozione della loro autonomia, è stato insignito dal DESG (Diabetes Education Study Group dell’European Association for the Study of Diabetes), nel settembre 2017 a Lisbona, del ‘Guido Ruffino prize’ con la motivazione ‘For excellence in Therapeutic Patient Education and Theater of Lived experience

(Teatro del Vissuto)’

Dott.ssa Maria Pia Turco

Pediatra e Diabetologa, co-responsabile del coordinamento medico teatrale nel Teatro del Vissuto.

Luciano Carboni e la diabetologia con l’amore e la consapevolezza di un percorso rivoluzionario. Per i pazienti e per i medici

Essere rivoluzionari, in anticipo sui tempi, coraggiosi? Medici aperti al futuro e anche forti di competenze, di assistenza qualificata, di attenzioni? Per i malati, innanzi tutto ! Luciano Carboni, diabetologo con un fiuto non comune sul fronte delle innovazioni in Medicina, non ha dubbi: “ci vuole una grande attenzione alle novità scientifiche e alle innovazioni tecnologiche per essere al passo con i tempi, ma non basta. Ci vuole anche altro per essere al passo con le Persone, quando hanno con sé una malattia cronica. Qui fare ed essere medico richiede un bagno di umiltà : richiede di stare a cavallo fra un’impeccabile attenzione alle riviste di scienza e l’accompagnamento attento e discreto di una persona che ha bisogno di essere e riconoscersi protagonista della propria quotidianità”. Non sempre e non per tutti i pazienti è facile. “anche se sai tutto, se sai fare tutto e se hai le più avanzate tecnologie a disposizione”. Che fare allora? Sta acquisendo sempre maggiore forza propulsiva e notorietà, in ambito sociale e medico, un’attività che aiuti a rimuovere gli ostacoli alla presa in cura di sé. Parliamo del Teatro del Vissuto. Il dottor Carboni spiega: “ in questa forma di teatro può finalmente emergere dalla solitudine, rivelarsi ed esprimersi un vissuto nascosto, silenzioso, pesante, doloroso, disturbante, incredibilmente assai spesso non legato alla malattia. Un vissuto che spesso paralizza perché consuma energie immense per essere ricondotto al suo silenzio o per essere tenuto nell’oscurità, per impedire che emerga. Non ne rimangono, energie, né per la vita né per la malattia”. Con questo Teatro “i pazienti passano dall’impegno di tenere nascoste cose che sembravano irraccontabili, alla liberazione di sé stessi, a una ripartenza”.
Inizia con la creazione di un testo. E il testo poi rivive sul palcoscenico sotto l’attenta supervisione dello staff medico, sotto la guida dell’autore e con l’aiuto di un regista professionista, di due attori, di un tecnico delle luci e di un tecnico di musiche e suoni. Una forma di teatro originale e innovativa. 3 giorni successivi, 6 partecipanti che non recitano, Non c’è pubblico! Un insieme affascinante di medicina, arte, teatro, educazione, cura in un clima di armonica contaminazione reciproca… e in un’atmosfera magica, protetta, priva di giudizio, che accoglie e coltiva il coraggio e la fiducia dei partecipanti. Troppo difficile spiegare a voce o in poche righe. Ora c’è un libro che ne parla… anche se, dicono i partecipanti, il Teatro del Vissuto non si può spiegare… puoi solo viverlo! L’esperienza artistica aiuta a dare a quel vissuto, su quel palcoscenico, nuova forma e spazio che accoglie e lascia lì l’emotività che fino ad allora aveva catturato energie e inibito ogni movimento.

 

Questo teatro rivoluzionario, capace di mutare le sofferenze in energia vitale, nasce dall’intuizione e dalla volontà del diabetologo svizzero Jean-Philippe Assal, padre in Europa dell’Educazione terapeutica, e ‘nonno’ di tutti i movimenti educativi nazionali sviluppatisi in Europa dagli anni ’70, Si è poi diffuso nel mondo: oggi è attività mensile in diabetologia nella sua Ginevra, a Parigi (Sampitriere) ed Antananarive. In Italia è a Cagliari che si sviluppa: Luciano Carboni e Maria Pia Turco, sua moglie e diabetologa anch’essa, inizialmente accompagnati e tutt’ora supportati da Jean-Philippe, coordinano uno staff medico-teatrale di TdV tutto sardo, con continuità dal 2010, trentuno edizioni, una sede stabile e un follow-up importante per numerosità e per risultati a lungo termine. Il libro ne parla, edito da CUEC. “Abbiamo ‘scoperto’ il vissuto!”… “ influenza la vita e, nella malattia, il trattamento: influenza chi ha necessità di applicarlo e chi trattamento propone…” dicono i coniugi Carboni. E rimarca Luciano Carboni “questo teatro può fare magie” “quando fa assaporare le opportunità di accompagnamento da parte del medico che accetti con coraggio di essere presente anche solo come osservatore attento e silenzioso di propri pazienti.” Il follow up? Impressionante. Sempre nel libro ci sono testimonianze plurime tratte dagli oltre 170 partecipanti nelle trentuno edizioni del teatro. Diabete e non solo. Specialisti di altre discipline si avvicinano.

 

Al Teatro del Vissuto dei Carboni “hanno preso parte, anche con loro pazienti, diabetologi, infermieri, psichiatri e psicoterapeuti: ne sono rimasti positivamente colpiti.” Le resistenze? tante che piano piano si affievoliscono. E altre patologie croniche si affacciano a questa forma di intervento : sclerosi multipla, Parkinson, cancro, e…”. Il Teatro del Vissuto non risolve la malattia. Aiuta la persona che la ha a prendersi cura di sé. Aiuta il suo medico nelle strategie di accompagnamento. Non è un’alternativa alla biomedicina, anzi impone l’impegno alla più grande attenzione alle novità scientifiche e alle innovazioni tecnologiche perchè la Medicina possa essere una medicina globale, una vera Medicina della Persona.

Per maggiori informazioni:

Via Pergolesi, 62 – Cagliari

 

Gli appuntamenti per una visita possono essere presi:

 

– per contatto diretto Tel. 335 8119055
luciano.carboni.cagliari@gmail.com

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